lunedì 15 febbraio 2010

USARE IL VENTO

USARE IL VENTO

CORO
Bella stella dimmi tu
cosa vedi da lassù.
Da lassù io vedo te
da lassù io vedo te
Bella stella dimmi tu
cosa vedi da quaggiu’.
Da quaggiù io vedo te
da quaggiù io vedo te.

MOZART
Io Amadeus bambino
parlo al tuo bambino interiore,
a quella parte di te che le storie sa ascoltare,
che sogni più grandi sa costruire.
Al tuo cuore che nasce ogni mattino
per far galoppare la fantasia
e felice da agli uomini, il meglio di te
che qui impari a essere.

NANNERL
So chi sei, cosa fai e cosa sogni,
se pensi che nessuno ti veda e ascolti, comprendi:
sei la stella del cielo notturno.
Sei qua, ti pensi nel buio profondo,
ma tutti ti vedono e sanno di te,
tu solo non sai.
Io stesso ti vedo e gioisco per te,
la tua luce mi guida,
sono le mie armonie uno specchio per te,
per dirti chi sei,
così vedi e gioisci della luce che tu,
nel tuo ignaro brillare, non sai di essere.

MOZART
Ecco, io Amadè e la mia musica
ti portiamo tra giostre e altalene
a vivere il vortice, il brivido
e il profondo sussurro di te stesso.
Qui, ove il presente e l’eterno in te zampillano,
io suscito la tua fantasia
la tua esilarante e sempre nuova
danza sul mondo.

NANNERL
Sei qua, nel profondo del cielo e tutti ti vedono.
Io ti guardo, dolce bambino,
ti chiamo con le mie note,
il suono della mia musica ti raggiunge
e tu sai chi sei.
Ogni istante mi giunge il meglio di te stesso,
ma adesso, a che serve sapere chi sei
e con quali sinfonie riempi il cielo?
Ama,…ama… dolce bambino, piccolo uomo,
ama ciò che sei e io gioisco del tuo brillare.

MOZART
Sono qui...
all’ombra dei grandi alberi del mio viale,
ove amo stare con lei, mia madre,
e ascolto le grandi armonie che suono per me.
La musica viene col vento
emozioni ti vuol regalare.
Il vento che sradica vecchie illusioni,
che apre le porte regali,
che sa diventare leggero e soave,
che umide nubi sa regalare, a te
che un seme nel cuore sai far germogliare.
Il vento del sole che brucia bellezza
lanciandola in mille giochi di luce,
in fuochi attizzati nel cuore che sei.
Il fuoco del cielo è un seme qui in terra,
un seme che fiore fai diventare
or che il vento del sole tu sai ascoltare.
In fondo al tuo cuore ti lasci bruciare
dal fuoco d’amore che senti pulsare,
lascia arrivare le nubi leggere
il pianto, il sorriso, il fratello da amare.


MAMMA
In ciò che la vita ti dona ogni istante
è il seme che sboccia e pian piano matura,
lo trovi nel vento che sfiora il tuo viso
e senti in te rifiorire il tuo cuore.
Quaggiù, nel profondo del momento più grande,
il vento depone un seme di vita.
Protetta da un ventre di grande silenzio,
insieme al tuo pianto, una gioia già nasce
e mentre nel mondo tu vaghi, tu cerchi
in fondo al tuo cuore la risposta conosci.

PADRE
Chiama la forza! È il vento che vibra!
Brilla del sole sulla terra che sei!
Continua così, ogni giorno a volere,
ad essere nuovo ogni mattino.
Lascia che il vento spazzi i ricordi
così che il passato diventi l’oblio,
da cui attingere acqua e sostanze
per questo nuovo germoglio che sei.

MOZART E NANNERL
Ogni giorno bambino ti vuole la vita,
capace di accogliere in te meraviglia,
capace di fare del seme del cielo
il nuovo pensiero che plana sul mondo.
Tuo è il pensiero che giochi lassù...
lo prendi dal cielo ove sei una stella...
ne fai il tuo mondo gioioso e felice
nella Vita che crei ogni giorno quaggiù.
Pensiero di luce, di pace, di gioia
di un uomo nuovo che sa fecondare
il meglio di sé contemplato lassù
e ora disceso a giocare quaggiù.

CORO
Bella stella dimmi tu
cosa vedi da lassù.
Da lassù io vedo te
da lassù io vedo te
Bella stella dimmi tu
cosa vedi da quaggiù.
Da quaggiù io vedo te
da quaggiù io vedo te.



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